lunedì 4 luglio 2011

intervista di Luisella Berrino a RADIO MONTECARLO

L’amàca di Luisella Berrino

da intervista luglio 2008


Carlo Rispoli è un giovane fumettista che nasce e lavora a Grosseto.
Carlo quando ha scoperto la passione per i fumetti?
Amo i fumetti da sempre. Forse da prima.
Dei primi libri di scuola ricordo ancora vive le illustrazioni, il profumo della carta stampata. Ho cominciato ad usare la matita all’età di tre anni, se ben ricordo…

Qual è il personaggio che da bambino la faceva sognare?
Topolino, poi sicuramente Tex.

Qual è il segreto di una buona storia a fumetti?
Non credo ci siano segreti. Una storia è una storia e basta. E poi  raccontare mediante  immagini è forte, è immediato, supera qualsiasi altro mezzo.

Ho letto alcuni suoi lavori, Africacalbio per esempio.
AFRICAPALBIO è nata per raccogliere fondi per i bambini della Takaye Primary School a Malindi, la sceneggiatura di Luigi Mignacco; PIERGIORGIO FRASSATI UNA VITA IN DONO, disegnata a quattro mani, è nata all’interno della
Scuola di Fumetto su sceneggiatura di  Marco Cappuccini.

Mi parli allora della Scuola di Fumetto di Grosseto.
E’ nata nel 2004 e ho aderito al progetto del mio amico e collega Marco Cappuccini. Dal gennaio del 2007 ci siamo trasferiti al Centro Salesiano Piergiorgio Frassati, mentre all’inizio utilizzavamo i locali della Circoscrizione Pace dove tuttora teniamo un corso di illustrazione. I risultati sono ottimi.

Altre esperienze di insegnamento?
Dal 2006 presso la Scuola Elementare di Massa Marittima, con la collaborazione delle insegnanti, tengo un corso di fumetto ai bambini delle quarte e delle quinte. I bambini sono contenti.

Che cosa significa per lei scrivere anche i testi delle storie che illustra?
In questo modo controllo meglio sia la trama che i personaggi. SWEETS ne è un esempio, la sento completamente mia, esiste un feeling particolare tra gli attori della storia e chi scrive. SOPHIE è la storia che sto disegnando oggi.

SWEETS? Caramelle?
E’ il racconto del cammino di Alan Spencer, un giovane negli USA di inizio anni ’60.

E le sue vignette?
Collaboro dal 2004 con una nota casa editrice di Milano e disegno vignette mensili su riviste di tipo scientifico.






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