venerdì 10 gennaio 2014

Caro Carlo,

MARAVILHA !!!!
Enfim você tem sua obra nas mãos...
Sou eu que te agradeço, e parabéns a você a Manuel pelo belíssimo trabalho
Um grande abraço,
Arnaud
 


venerdì 3 gennaio 2014

Recensione tratta da http://morenoburattini.blogspot.it/

 L' ISOLA DEL TESORO
di Manuel Pace e Carlo Rispoli
Edizioni Segni d'Autore
2012-2013, tre volumi brossurati di 88 tavole a fumetti ciascuno, 246 totali, 
b/n, più introduzioni e appendici, 10 euro cadauno

Si tratta della versione a fumetti in tre volumi del romanzo di Robert Louis Stevenson  "Mi chiedo se gli autori, Rispoli e Pace, si siano resi conto del compito assunto: rendere graficamente un archetipo, un mito dell'immaginario collettivo", scrive Claudio Gallo, uno dei massimi esperti della letteratura d'avventura, nella sua prefazione al primo volume. Il compito era tale da far tremare le vene ai polsi, è vero. Ma leggendo i tre volumi non si può fare a meno di restarne rapiti, come succede a chi legge il romanzo di Stevenson, il quale del resto era partito da una mappa disegnata di suo pugno, quella di un'isola su cui un pirata aveva nascosto il proprio bottino, ed aveva poi proseguito la sua narrazione raccontando in modo tanto figurativo da aver fatto "vedere" a milioni di lettori i suoi personaggi e i suoi scenari. Lo sceneggiatore Manuel Pace (grossetano, classe 1974) si mantiene fedele alla trama stevensoniana, e le 250 pagine a sua disposizione gli consentono di mantenere un ritmo romanzesco accattivante, con l'uso sapiente di parche didascalie che fanno da "voce narrante" e brillanti dialoghi. I tempi sono giusti, le trovate narrative efficaci, la scansione è data dalle singole tavole ognuna delle quali porta avanti il racconto come una "domenicale" dei vecchi tempi. Ma ciò che colpisce chi legge e che rappresenta lo scarto innovativo e la cifra stilistica originale sono i disegni di Carlo Rispoli, uomo di mare prima che artista del pennello (si veda a questo proposito il breve racconto semi-autobiografico posto in appendice e ambientato a Talamone, sulla costa maremmana). Perfetto autodidatta, di professione veterinario, disegnatore per passione, Rispoli (Grosseto, 1961) gestisce le sue pennellate in modo emozionale. Pochi tratti valgono una sensazione, una linea curva spalanca un paesaggio, l'essenzialità comunica concretezza anche se, apparentemente, si lavora per sottrazione. Non si tratta di un disegno "sperimentale" nel senso di "cervellotico", è assente del tutto ogni intento intellettualistico e nulla sembra disegnato con velleità artistica: eppure l'arte c'è, nell'immediatezza del tratto e nelle emozioni che suscita. Non c'è dubbio che Rispoli abbia molto amato Stevenson, come tutti noi, e si sia confrontato con lui con il cuore prima che con il cervello.

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